Decreto Coesione – pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Il testo del Decreto Coesione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 105 del 7 maggio, entrando in vigore dall’8 maggio come DL n. 60/2024. Approvato dal Governo alla vigilia del 1° maggio, contiene il nuovo pacchetto di misure in ambito lavoro e imprenditoria, focalizzato su tre principali ambiti d’intervento: autoimpiego, sgravi per l’assunzione stabile e misure per il reinserimento lavorativo. 

Queste iniziative sono mirate a sostenere i soggetti svantaggiati e le zone ZES del Mezzogiorno, promuovendo anche lo sviluppo tecnologico delle imprese. Il decreto implementa le linee guida del Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro, nonché la Misura 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), incentrata sulle politiche attive connesse al Programma GOL Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori.

Il decreto Coesione, approvato  dal Consiglio dei Ministri il 30 aprile 2024, presenta diverse misure per il mondo del lavoro, incentrate su tre direttrici principali:

  • Autoimpiego: misure mirate a sostenere coloro che desiderano avviare un’attività autonoma, mediante finanziamenti agevolati, sostegno alla formazione imprenditoriale e assistenza nella gestione burocratica e amministrativa;
  • Sgravi per l’assunzione stabile: saranno introdotti sgravi fiscali o contributivi per le aziende che assumono lavoratori (in particolare giovani e donne) con contratti a tempo indeterminato. Questo tipo di misura tende a ridurre i costi dell’assunzione per le imprese, incentivando la creazione di posti di lavoro stabili;
  • Misure per il reinserimento lavorativo: queste misure sono volte a facilitare il reinserimento nel mercato del lavoro di coloro che sono attualmente disoccupati o inattivi. Sono previsti programmi di formazione professionale, servizi di orientamento lavorativo, e incentivi per le imprese che assumono persone provenienti da percorsi di reinserimento.

AUTOIMPIEGO

Sarà un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministro degli Affari Europei, il Ministro per il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR a definire le modalità e i termini per l’attivazione di due specifiche iniziative mirate a sostenere la creazione di nuove imprese e professioni autonome, ovvero l’AUTOIMPIEGO CENTRO-NORD ITALIA e INVESTIRE AL SUD 2.0.

Verranno messe in atto una serie di azioni per promuovere l’avvio di nuove imprese e professioni autonome, nell’ambito della strategia nazionale delle politiche attive.

Le misure suddette saranno predisposte per i seguenti destinatari:

  1. giovani di età inferiore ai 35 anni;
  2. disoccupati da almeno dodici mesi;
  3. persone in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione;
  4. persone inattive, come definite dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;
  5. donne inoccupate, inattive e disoccupate;
  6. disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali (GOL).

I finanziamenti concessi riguarderanno servizi per la formazione, tutoraggio, incremento delle competenze e concessione di incentivi.

AUTOIMPIEGO CENTRO-NORD ITALIA

I beneficiari avranno accesso a un voucher di avvio, utilizzabile per l’acquisto di beni, attrezzature e servizi, fino a un massimo di 30.000 euro (40.000 euro nel caso di acquisti di tecnologie innovative, digitali o ambientalmente sostenibili; 50.000 euro per le attività situate nelle regioni dell’Italia centrale colpite dai terremoti del 2009 e 2016). 

Inoltre, è previsto un sostegno finanziario, sempre nel contesto del regime “de minimis”, per programmi di spesa fino a 120.000 euro, sotto forma di un contributo non rimborsabile fino al 65% dell’investimento.

INVESTIRE AL SUD 2.0

La nuova misura è una sorta di rimodulazione della storica iniziativa “Resto al Sud, i beneficiari avranno accesso a un voucher di avvio, utilizzabile per l’acquisto di beni, attrezzature e servizi, fino a un massimo di 40.000 euro;

Potranno richiedere tali fondi le attività aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e le attività aventi sede legale nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016. 

Nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, l’importo massimo del voucher è di 50.000 euro. 

In aggiunta al voucher, dovrebbero essere previsti, ulteriori:

  • aiuti per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro, consistenti in un contributo a fondo perduto fino al 75%;
  • aiuti per programmi di spesa fino a 200.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 70%.

SGRAVI PER L’ASSUNZIONE

Tra le novità introdotte dal Decreto Coesione nell’ambito lavoro, è importante menzionare l’agevolazione fiscale riconosciuta in seguito alle nuove assunzioni: le aziende che effettueranno, infatti, nuove assunzioni nel periodo che va da luglio 2024 a dicembre 2025, potranno beneficiare di importanti sgravi contributivi totali, che saranno cumulabili anche con la maxi deduzione del costo del lavoro prevista dalla Legge di Bilancio 2024.

In particolare, lo sgravio totale dalla contribuzione dovuta all’INPS spetta ai datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato:

  1. Under 35 al primo impiego a tempo indeterminato: sgravio mensile entro il limite di 500 euro per 24 mesi;
  2. Under 35 al primo impiego stabile nelle ZES: sgravio mensile entro il limite di 666 euro per 24 mesi;
  3. Donne prive di impiego regolare da almeno 24 mesi: sgravio mensile entro il limite di 666 euro per 24 mesi (incremento occupazionale obbligatorio);
  4. Donne residenti nelle ZES e prive di impiego regolare da almeno 6 mesi: sgravio mensile entro il limite di 666 euro per 24 mesi (incremento occupazionale obbligatorio);
  5. Lavoratori con almeno 35 anni compiuti privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 12 mesi da impiegare nelle ZES: sgravio mensile entro il limite di 666 euro per 30 mesi;
  6. Dipendenti in CIGS da almeno due anni presso aziende con organico pari o superiore a 1.000 unità: sgravio mensile entro il limite di 666 euro per 36 mesi. In questo caso, ai lavoratori oggetto di assunzione incentivata deve essere assicurato dal datore di lavoro un numero delle ore di formazione specifica non inferiore a 200 ore.

Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore neoassunto o di un lavoratore impiegato con la stessa qualifica nella medesima unità produttiva, se effettuato nei sei mesi successivi all’assunzione incentivata, comporta la revoca dell’esonero e il recupero del beneficio già fruito.

MISURE PER LO SVILUPPO E LA COESIONE

Il decreto coesione ha anche incluso diverse disposizioni per promuovere l’economia su tutto il territorio nazional. In particolare, si prevede saranno poste in essere le seguenti azioni:

  1. Una riforma della normativa e il finanziamento del fondo infrastrutturale di equità territoriale;
  2. Un’analisi dello stato di avanzamento dei contratti istituzionali per lo sviluppo, insieme a una revisione della struttura di governo e dei metodi di attuazione degli stessi;
  3. L’estensione delle semplificazioni e degli incentivi fiscali previsti per le Zone Economiche Speciali (ZES – per approfondimenti Credito d’imposta ZES UNICA 2024 – Digital Financing ) anche alle Zone Logistiche Semplificate (ZLS), oltre all’aumento del fondo di supporto per i comuni periferici da destinare ai consorzi industriali;
  4. Iniziative per accelerare progetti di bonifica ambientale e rigenerazione urbana nell’area campana di Bagnoli-Coroglio, con un impegno a fornire assistenza tecnica al Commissario straordinario per l’energia e i rifiuti in Sicilia;
  5. Misure per garantire risorse ai Comuni svantaggiati per investimenti nelle aree interne, mirate a sostenere piccole e micro-imprese e a realizzare infrastrutture cruciali.

SETTORI STRATEGICI

Infine, è importante sottolineare come, con l’attuazione della riforma in essere, sarà assicurato un maggior coordinamento tra gli interventi della politica di coesione attuati a livello regionale e quelli attuati a livello nazionale, promuovendo la complementarietà e la sinergia tra gli interventi della politica di coesione europea e gli investimenti previsti dagli Accordi per la coesione e dal PNRR.

La prima parte del decreto contiene specifiche disposizioni mirate ad accelerare e rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse delle politiche di coesione europee, con l’individuazione di interventi prioritari in una serie di settori strategici condivisi con la Commissione europea, secondo un approccio orientato al risultato, con l’obiettivo di rafforzare il livello di efficacia e di impatto degli interventi.

I settori strategici individuati dal decreto di coesione sono:

  • risorse idriche;
  • infrastrutture per il rischio idrogeologico e la protezione dell’ambiente;
  • rifiuti;
  • trasporti e mobilità sostenibile;
  • energia;
  • sostegno allo sviluppo e all’attrattività delle imprese, anche per le transizioni digitale e verde.

Si prevede l’attuazione degli obiettivi del regolamento STEP attraverso lo sviluppo delle tecnologie critiche, ossia: semiconduttori avanzati, intelligenza artificiale, tecnologie quantistiche e biotecnologie.

La scelta di questi settori mira a dare effettiva attuazione agli strumenti di pianificazione richiesti dalle cosiddette “condizioni abilitanti”, definite dal regolamento europeo sulla politica di coesione 2021-2027 e che devono essere rispettate da tutte le Regioni che vogliano accedere ai finanziamenti europei, con particolare riferimento a quelli previsti per i settori delle risorse idriche, dei rifiuti e dei trasporti, nonché accelerare i processi di adempimento delle suddette condizioni abilitanti per le Regioni che non hanno ancora adottato le previste pianificazioni.

Per realizzare questo coordinamento, le amministrazioni centrali e regionali titolari di programmi europei individueranno un elenco di interventi prioritari nei settori strategici che saranno monitorati a livello centrale per assicurare il rispetto dei tempi previsti. Il decreto prevede il rafforzamento della capacità amministrativa di tutti i soggetti impegnati a livello territoriale nell’attuazione della politica di coesione, con particolare attenzione al Mezzogiorno.

Per saperne di più, contattaci su info@digitalfinancing.it

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