La nuova misura Bonus Export Digitale Plus 2024 gestita da Invitalia disciplina la concessione e l’erogazione di un contributo (in forma di bonus) finalizzato a sviluppare l’attività di esportazione e di internazionalizzazione delle micro e piccole imprese manifatturiere, anche aderenti alle reti o ai consorzi, mediante l’impiego delle soluzioni digitali e consulenziali per l’export disponibili sul mercato.
I BENEFICIARI
Possono beneficiare del contributo le micro e piccole imprese manifatturiere (codice ATECO: C), nonché le reti e i consorzi a cui aderiscono almeno cinque micro e piccole imprese. I codici ateco ammessi alla misura sono quelli che vanno dal 10 al 33.
I soggetti beneficiari che hanno ottenuto l’agevolazione a valere sulla precedente misura “Bonus per l’Export Digitale” possono richiedere il contributo solo se hanno completato l’iter agevolativo e hanno rendicontato nei termini. I soggetti beneficiari già assegnatari del “Bonus per l’Export Digitale” destinatari di provvedimenti di revoca, di decadenza per rinuncia o per mancata rendicontazione non possono accedere al contributo.
I REQUISITI
I richiedenti il contributo a fondo perduto “Bonus Export Digitale Plus” per la digitalizzazione ed internazionalizzazione, devono risultare in possesso dei seguenti requisiti:
- avere meno di 50 dipendenti e fatturato annuo o totale di bilancio non superiore a euro 10.000.000,00 (diecimilioni/00), secondo quanto previsto dal regolamento di esenzione;
- avere avviato, da almeno un anno, la fatturazione di prodotti commerciali;
- avere sede legale o sede operativa e stabilimento produttivo in Italia;
- operare nel settore manifatturiero, codice ATECO primario: C;
- essere in stato di attività e risultare iscritte al Registro delle Imprese;
- non trovarsi in stato di liquidazione volontaria o giudiziale né soggetti ad una procedura di concordato preventivo o altra procedura concorsuale con finalità liquidatorie dell’attività anche ai sensi del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza Decreto Legislativo del 12 gennaio 2019, n. 14 e s.m.i.;
- essere iscritte presso INPS o INAIL e avere una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC), valido alla data di presentazione della domanda;
- essere in regola con gli adempimenti fiscali;
- non aver beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente all’importo delle agevolazioni concesse a valere sul presente Bando, determini il superamento del massimale di cui all’articolo 3, paragrafo 2 del regolamento de minimis;
- non aver ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo di cui al presente provvedimento, alcun altro contributo pubblico;
- non rientrare tra le imprese operanti nei settori esclusi dall’articolo 1 del regolamento de minimis;
- non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
- non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune;
- non risultare iscritte nell’elenco delle imprese fornitrici.
LE SPESE AMMISSIBILI
Sono considerate ammissibili:
- spese per consulenze finalizzate all’adozione di soluzioni digitali, comprese la progettazione e la personalizzazione di processi e soluzioni architetturali informatiche funzionali ai percorsi di internazionalizzazione;
- spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile;
- spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web, nonché il raccordo tra le funzionalità operative del canale digitale di vendita prescelto e i propri sistemi di CRM;
- spese per la realizzazione di servizi accessori all’ e-commerce quali quelli di smart payment, predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, shooting fotografici, video making, web design e content strategy;
- spese per la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale, con specifico riferimento al portafoglio prodotti, ai mercati esteri e ai siti di vendita online prescelti;
- spese per digital marketing finalizzate a sviluppare attività di internazionalizzazione: campagne di promozione digitale, SEO, costi di SEM, campagne di content marketing, inbound marketing, di couponing e costi per il rafforzamento della presenza sui canali social; spese di lead generation e lead nurturing;
- servizi di CMS: restyling di siti web siano essi grafici e/o di contenuti volti all’aumento della presenza sui mercati esteri;
- spese per l’iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS per la gestione della visibilità e spese di content marketing, quali strumenti volti a favorire il processo di esportazione;
- spese per servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri;
- spese per l’upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo di processi.
LE AGEVOLAZIONI
Il contributo è concesso da Invitalia come di seguito indicato:
- alle micro e piccole imprese, per un importo pari a euro 10.000,00, a fronte di spese ammesse di importo non inferiore, al netto dell’IVA, ad euro 12.500,00;
- alle reti soggetto e ai consorzi, costituiti da almeno cinque imprese, per un importo pari a euro 22.500,00, a fronte di spese ammesse di importo non inferiore, al netto dell’IVA, ad euro 25.000.
Il contributo è erogato in unica soluzione a seguito di rendicontazione delle spese sostenute presso società fornitrici iscritte all’elenco dei fornitori di soluzioni digitali per l’export, istituito ai sensi dell’Autorizzazione del Direttore Generale n. 20/21. Sono ammissibili esclusivamente titoli di spesa in formato elettronico emessi, in data successiva alla presentazione della domanda di contributo, da fornitori inseriti nell’apposito elenco.
Inoltre, la dotazione finanziaria prevede:
- una riserva di importo pari a 3 milioni di euro a favore esclusivamente delle aziende aventi sedi operative/produttive nei comuni delle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana per le quali nel corso del Consiglio dei Ministri del 23 e 25 maggio 2023 è stata deliberata la dichiarazione di stato di emergenza. L’elenco dei comuni interessati è consultabile dall’ Allegato I del D.L. n. 61 del 1 giugno 2023;
- una riserva di importo pari a 1,5 milioni di euro a favore esclusivamente delle aziende aventi sedi operative/produttive nelle province toscane per le quali nel corso del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2023 è stata deliberata la dichiarazione di stato di emergenza. L’elenco dei comuni interessati è consultabile dai seguenti documenti.
Gli allegati e gli elenchi di riferimento sono consultabili sul portale Invitalia raggiungibile dal seguente link https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/bonus-export-digitale-plus
LE SCADENZE
E’ possibile per le imprese manifatturiere con codice ateco C presentare la domanda sul portale riservato gestito da Invitalia fino alle ore 17:00 del 30 settembre 2024.
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